Il dialogo a distanza tra Bersani e Grillo mi ricorda quel bellissimo racconto di Calvino dal titolo “Anni luce” tratto da “Le cosmicomiche”: “Una notte osservavo come al solito il cielo col mio telescopio.
Notai che da una galassia lontana cento milioni d’anni luce sporgeva un cartello. C’era scritto: TI HO VISTO. Feci rapidamente il calcolo: la luce della galassia aveva impiegato cento milioni d’anni a raggiungermi e siccome di lassù vedevano quello che succedeva qui con cento milioni d’anni di ritardo, il momento in cui mi avevano visto doveva risalire a duecento milioni d’anni fa. […] La migliore linea di condotta che mi si offriva era far finta di niente, minimizzare la portata di quel che potevano esser venuti a sapere. Perciò̀ mi affrettai a esporre bene in vista un cartello su cui avevo scritto semplicemente: E CON CIÒ? Se quelli della galassia avevano creduto di mettermi in imbarazzo col loro ti ho visto, la mia calma li avrebbe sconcertati, e si sarebbero convinti che non era il caso di soffermarsi su quell’episodio. Se invece non avevano in mano molti elementi a mio carico, un’espressione indeterminata come “e con ciò?” sarebbe servita da cauto sondaggio sull’estensione da dare alla loro affermazione “ti ho visto”. […] Finalmente arriva la notte buona: il telescopio l’avevo puntato già da un pezzo in direzione di quella galassia della prima volta. Avvicino l’occhio destro all’oculare, tenendo la palpebra socchiusa, sollevo pian piano la palpebra, ecco la costellazione inquadrata perfettamente, c’è un cartello piantato lì in mezzo, non si legge bene, metto meglio a fuoco… C’è scritto: TRA-LA-LA-LÀ. Soltanto questo: tra- la- la- là.” (Calvino, Le cosmicomiche).
Mi dispiace, o meglio, ho paura che in Italia, come sempre, le proposte anche quelle più innovative debbano finire in farsa. Almeno questa volta spero proprio di no!